n virtù del Sacramento del Battesimo, cattolici, ortodossi e protestanti sono “fratelli” e formano “una nazione santa”. Il cammino ecumenico aiuti i cristiani a riscoprire questo vincolo di unità al di là delle divisioni. Lo ha auspicato Papa Francesco durante la catechesi dell’udienza generale, celebrata in Aula Paolo VI e dedicata alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il servizio di Alessandro De Carolis:
“Realmente fratelli”. Non c’è divisione antica e radicata che possa esistere e resistere all’acqua del Battesimo. Perché il Battesimo è un Sacramento della misericordia di Dio, dalla quale “nessuno è escluso”.
Ripartire dal Battesimo
Per la sua riflessione sulla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani Papa Francesco fa perno su una certezza che viene dal Concilio: “Il Battesimo costituisce il vincolo sacramentale dell’unità che vige tra tutti quelli che per mezzo di esso sono stati rigenerati”. Alla folla in Aula Paolo VI, il Papa racconta del fonte battesimale risalente al XII secolo e posto al centro della Cattedrale di Riga, al tempo dell’evangelizzazione della Lettonia. “Quel fonte – osserva – è segno eloquente di una origine di fede riconosciuta da tutti i cristiani della Lettonia”, qualsiasi sia la loro confessione:
“Quando noi cristiani diciamo di condividere un solo Battesimo, affermiamo che tutti noi – cattolici, protestanti e ortodossi – condividiamo l’esperienza di essere chiamati dalle tenebre impietose e alienanti all’incontro con il Dio vivente, pieno di misericordia. Tutti infatti, purtroppo, facciamo esperienza dell’egoismo, che genera divisione, chiusura, disprezzo. Ripartire dal Battesimo vuol dire ritrovare la fonte della misericordia, fonte di speranza per tutti, perché nessuno è escluso dalla misericordia di Dio. Nessuno è escluso dalla misericordia di Dio”.
Cristiani, testimoni insieme
La “condivisione di questa grazia – prosegue Francesco – crea un legame indissolubile tra noi cristiani, così che, in virtù del Battesimo, possiamo considerarci tutti realmente fratelli”. E questo, soggiunge, ha delle ricadute concrete:
“Noi cristiani possiamo annunciare a tutti la forza del Vangelo impegnandoci a condividere le opere di misericordia corporali e spirituali. E questa è una testimonianza concreta di unità fra noi cristiani: protestanti, ortodossi, cattolici”.
Al di là delle divisioni
Francesco ricorda la Lettera di Pietro dal quale è stato tratto il titolo della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Pietro, nota il Papa, scrive alla prima generazione di cristiani “per renderli consapevoli del dono ricevuto col Battesimo e delle esigenze che esso comporta”. Anche noi, in questa Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, conclude, “siamo invitati a riscoprire tutto questo, e a farlo insieme, andando al di là delle nostre divisioni”:
“Tutti, cattolici, ortodossi e protestanti, formiamo un sacerdozio regale e una nazione santa. Questo significa che abbiamo una missione comune, che è quella di trasmettere la misericordia ricevuta agli altri, partendo dai più poveri e abbandonati. Durante questa Settimana di Preghiera, preghiamo affinché tutti noi discepoli di Cristo troviamo il modo di collaborare insieme per portare la misericordia del Padre in ogni parte della terra”.
Fonte Radio Vaticana
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