Alla luce del sole è un film drammatico del 2005, diretto dal regista Roberto Faenza (n. 1943), che narra gli ultimi tre anni di vita e di attività di don Giuseppe Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Un uomo che "sparava" dritto, dovere inflessibile nella denuncia ed alieno da ogni compromesso. Con gesti concreti, dedicandosi al recupero dei bambini del quartiere per sottrarli alla mafia, don Puglisi era diventato una presenza scomoda, un simbolo, un freno alla corruzione.
Il film è uscito nelle sale italiane il 21 gennaio 2005.
Trama
Don Pino Puglisi, un sacerdote, viene inviato il 29 settembre 1990, dall'arcivescovo di Palermo,Salvatore Pappalardo (1910 - 1996) ad occuparsi della Parrocchia di San Gaetano nel quartiere degradato di Brancaccio, alle porte della città. Lì trova una tragica realtà: ragazzi che inneggiano alla mafia e bambini che diventano manovali o killer di Cosa nostra.
In meno di due anni, don Pino riesce a costruire un Centro di accoglienza "Padre Nostro" che diventa un punto di riferimento per i giovani e le famiglie della parrocchia e, con l'aiuto di un gruppo di volontari, giorno dopo giorno, raccoglie decine di ragazzi per toglierli dalla strada, e quindi dalla mafia. Presto capisce che per incidere in quel tessuto così disgregato bisogna fare e dare di più. Significava scontrarsi contro l'inerzia e l'incomprensione della burocrazia locale: per avere una rete fognaria, una scuola, un distretto sanitario, tutte cose che a Brancaccio mancano da sempre. Inevitabilmente, però, il suo percorso lo porta a entrare in conflitto con gli interessi del potere mafioso, che da decenni domina la vita quotidiana del quartiere.
Sono gli anni delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio, dove nello spazio di pochi mesi perdono la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme alle rispettive scorte. Proprio gli stessi clan che organizzano gli eccidi si trovano di fronte quel prete indomabile e coraggioso, quel parroco che insegna ai ragazzi a credere in un mondo diverso, a non sottostare alla sopraffazione. Lo avvertono: bruciano le case dei suoi collaboratori, incendiano la chiesa; lo minacciano, cercano di fare il vuoto attorno a lui, ma la sua fede non cede alle intimidazioni.
Ed allora per toglierlo di mezzo non resta che la strada della viltà estrema. Don Pino viene assassinato il 15 settembre 1993, il giorno del suo 56° compleanno, nel momento esatto in cui Roberto Baggio segnava un gol per l'Italia e tutta la città era davanti al televisore... Il sacerdote viene assassinato, perché sottraendo i bambini alla strada, li sottraeva al reclutamento dei boss, che nel rione di Brancaccio, dove era nato, hanno creato da tempo immemorabile un vero e proprio vivaio di manovalanza criminale.
Il film si conclude con tanti bambini riuniti in chiesa davanti alla bara di don Pino. Domenico, incaricato della sua uccisione, si toglierà la vita buttandosi con il motorino.
Fonte Cathopedia
Lince
il film completo
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