SOSTENITORE DELLA FOLGORE

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martedì 11 agosto 2015

La regina Nefertiti sarebbe sepolta insieme a Tutankhamon



L'archeologia potrebbe aver svelato uno dei maggiori enigmi dell'età egizia: uno studioso britannico, Nicholas Reeves, della University of Arizona, avrebbe finalmente localizzato la tomba della regina Nefertiti. La sepoltura della regina si troverebbe nella famosa tomba di Tutankhamon. L'ipotesi dell'archeologo, avvalorata da alcuni rilievi effettuati sul posto, è quella che la celebre tomba del faraone bambino scoperta del 1922 da Howard Carter, sia in realtà l'anticamera del luogo, molto più grande e lussuoso, dove riposa l'affascinante regina. A distanza di quasi un secolo dalle strabilianti scoperte nella Valle dei Re, la storia continua a parlare e a restituire i suoi inestimabili tesori. Se la scoperta venisse confermata, si tratterebbe di un'occasione unica non soltanto dal punto di vista archeologico, ma anche storico, perché sarebbe possibile ricostruire una delle vite più affascinanti e misteriose dell'antichità. La sua mummia non è mai stata rinvenuta infatti, anche se svariati studi su base genetica l'hanno identificata con la mummia "61070", insieme a quella del consorte Akhenaton, mummia numero "61072", trovate nella tomba del faraone Amenofi II nel 1989.

Nicholas Reeves ha effettuato alcune scansioni digitali sui muri della tomba del faraone Tutankhamon, scoprendo due ingressi segreti, inviolati fin dai tempi dell'antichità. Uno porterebbe ad un magazzino poco utilizzato, l'altro, alla tomba della straordinaria regina. Nefertiti era un personaggio molto più illustre rispetto al figlio Tutankhamon, dunque la tomba del faraone sarebbe solo l'anticamera di una più grande e magnifica sepoltura: questo giustificherebbe le piccole dimensioni della camera mortuaria di Tutankhamon, dimensioni insolitamente ridotte per un re egizio, particolare che ha sempre lasciato perplessi gli studiosi. La tomba del giovane faraone, secondo Reeves, sarebbe stata costruita in aggiunta a un'altra tomba già esistente. Già da tempo inoltre è noto che molti degli oggetti contenuti nel sepolcro sono in gran parte di seconda mano, riciclati dunque da sepolture precedenti. Infine, l'apertura individuata da Reeves come l'ingresso della stanza di Nefertiti sembra essere stata decorata con scene religiose di data anteriore rispetto alle altre tre pareti della tomba di Tutankhamon: le scene avrebbero dunque avuto il compito di "proteggere" la camera successiva.

La misteriosa regina ha affascinato per millenni studiosi ed appassionati di egittologia. Si dice che fosse bella oltre ogni immaginazione, nonché una delle donne più importanti di tutto l'Egitto. "Signora della felicità, dal viso luminoso" si legge di lei su una stele rinvenuta nella città di Aton "gioiosamente ornata della doppia piuma, dotata di tutte le virtù, alla cui voce ci si rallegra, dama piena di grazia, grande nell'amore, i cui sentimenti fanno la felicità del signore dei Due Paesi”. Considerata quasi come una divinità in terra, il suo nome ha fatto supporre che si trattasse di una straniera giunta in terra d'Egitto: Nefertiti significa infatti "la bella è arrivata". Veniva chiamata "signora di tutte le donne" e aveva il titolo di Padrona dell'Alto e Basso Egitto, essendo la consorte (non l'unica) del faraone Akhenaton, vissuto verso la fine del XIV secolo avanti Cristo. Nonostante la sua fama in vita, nessun documento ha mai rivelato il luogo della sua sepoltura.

La sua figura è sempre rimasta nell'immaginario come quella di una donna bellissima ed elegante: di lei ci sono pervenuti due "ritratti". Il primo, scoperto negli anni Trenta, è oggi conservato al Museo del Cairo: si tratta di una testa scolpita che doveva far parte di una statua, ma nessuna iscrizione permette di identificarla formalmente con Nefertiti, benché gli storici dell'arte siano concordi nel riconoscervi la sposa di Akhenaton.

Il collo, i lineamenti bellissimi, la dolcezza e la serenità dell'espressione hanno per millenni accresciuto la fama di Nefertiti come regina bellissima, ma non ne hanno mai rivelato i misteri che ora potrebbero essere finalmente svelati.






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