SOSTENITORE DELLA FOLGORE

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domenica 12 aprile 2015

Il SOGNO REALIZZATO DEL NONNINO PARÁ


- Finché resterà in vita un solo sopravvissuto ai campi di sterminio, l'Olocausto continuerà a occupare il presente. Perché sono le cronache, non i libri di storia, a raccontare come per quei sopravvissuti i conti col passato non siano affatto chiusi. E' importante riappropriarsi anche solo per poco dei sogni che animavano la loro giovinezza fino al giorno della deportazione. Il sogno interrotto del sardo Modesto Melis, originario di Gairo (Ogliastra) ma residente da una vita a Carbonia, si è realizzato.

Il giovane Modesto Melis era affascinato dal paracadutismo. Il coraggio non gli mancava e una decina di lanci bastarono per infiammare la sua passione. Il suo ultimo balzo nel vuoto avvenne 74 anni fa. Poi, improvvisamente, il cielo scomparve dalla sua prospettiva. Perché Modesto, un giorno, si vide costretto a guardare sempre in basso nel lager di Mauthausen, in Austria. Per sedici mesi. Sopravvissuto allo sterminio, da trent'anni Melis è impegnato nel suo ruolo di testimone dell'incubo, raccontando nelle scuole della Sardegna la sua esperienza da deportato durante la Seconda guerra mondiale. Ma si è sempre portato dietro il desiderio di tornare a indossare l'imbracatura e volare in alto per lanciarsi ancora una volta.


Ha festeggiato così, come racconta su la Nuova Sardegna  , il suo compleanno, Modesto Melis che ai tempi della guerra aveva già fatto undici lanci. «È andato benissimo, sono pronto a rifarlo»



da Repubblica.it



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